sabato 30 agosto 2014

LA PRIMA FAMIGLIA LESBICA RICONOSCIUTA DI FATTO IN ITALIA

Il Tribunale minorile di Roma con una sentenza ha accolto il ricorso di una coppia omosessuale che richiedeva l’adozione della figlia di una delle due conviventi da parte dell’altra partner.  
È  la prima sentenza in Italia che legalizza l’adozione di una figlia ad una coppia gay, lesbica in questo caso. Personalmente ne sono contenta e non mi scandalizzo. Poi bisogna anche pensare che si tratta della bimba naturale di una delle due donne, e che quindi era anche normale che rimanesse con la madre, all’interno di una famiglia positivamente consolidata. Questa è stata anche la motivazione principale che ha portato i giudici a fare questa scelta. Un'altra riflessione da fare è che ci sono diverse coppie omosessuali che in precedenza hanno avuto figli da un matrimonio o da una precedente relazione in un momento della vita nel quale avevano ancora le idee confuse (o più chiare, dipende dai punti di vista). Quindi situazioni del genere in Italia esistono già, solo che non sono riconosciute.
Certo, tale decisione dei giudici rappresenta un’anomalia nel tessuto della società italiana, per più punti di vista. Difatti, con tale decisione non si è solo legalizzata l’adozione di una bimba da parte di una coppia lesbica, ma si è legalizzata proprio la coppia omosessuale, di fatto, riconoscendola.
Vorrei chiudere con una domanda: se i giudici non avessero fatto questa scelta, sarebbe cambiato qualcosa nella vita di quella bambina? Risposta: Sicuramente no, da un punto di vista affettivo, di organizzazione di vita, e di educazione. Ma sarebbe cambiato qualcosa in negativo da un puto di vista di tutele e di diritti. Se dovesse rimanere in vita solo la madre adottiva, la bimba potrà rimanere con il suo secondo punto di riferimento, ed averne anche il riconoscimento dei diritti di figlia.  
Angela Pensword 30/08/2014

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